Progetto di spazio pubblico a Mantova
3°premio
con Redaelli, Speranza e Sala
Concorso di progettazione di un Centro Culturale aperto a persone con disabilità (Mn) per SIMFER Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, per 12.420 mq coperti 8.500 mq scoperti.
L’area di progetto
Abbiamo collocato il progetto in uno di quei luoghi più suggestivi di Mantova intesa come ambiente a metà tra acqua e città: l’ambito di Porto Catena, posto nel margine est del centro storico in affaccio sul lago inferiore dove il “Rio”, prima di confluire nel lago, individua un piccolo porticciolo.Tale area è stata scelta anche perché inserita in una parte di città che comprende già alcune infrastrutture che testimoniano i valori di urbanità del luogo: un centro nautico sportivo, un oratorio con attrezzature sportive ed un’area verde che nelle previsioni di progetto sarà attrezzata per creare un parco “da sentire” e non solo da vedere, un’ambiente da annusare, toccare, maneggiare.
Il principio generatore della proposta
Il principio generatore alla base di questa nuova sfida che ha ispirato la nostra proposta progettuale a Mantova considera la disabilità quale sempre più un concetto dinamico e mutevole in grado di coinvolgere ognuno di noi anche per periodi variabili nel corso della nostra vita e non riguarda i soli portatori di handicap in senso stretto. Siamo tutti disabili, in un modo o nell’altro: conseguentemente la città contemporanea e gli edifici di carattere pubblico devono essere pensati in base a questa complessità sociale che è ben altra cosa della banale “messa a norma” e superamento delle barriere architettoniche;
Obiettivi e fattori di innovazione del progetto
Abbiamo immaginato un’architettura che sia soprattutto un sistema integrato tra gli spazi dello stare e gli spazi del flusso della città, tentando di dar luogo ad una struttura in cui gli uni si fondano negli altri in completa continuità e fluidità. Il tema dell’accessibilità non può essere esclusivamente delegato all’abbattimento delle così dette barriere architettoniche, ma l’architettura (pubblica) stessa può e deve suggerire agli utenti abili e meno abili il modo in cui muoversi nello spazio. L’architettura non è altro che un dispositivo per avvicinare alle nostre necessità i caratteri aspri dell’ambiente nel quale ci insediamo.
Programma
Centro culturale multimediale con:
Area espositiva e servizi 950 mq (mc 5.700)
Area Biblioteca, mediateca e servizi 1200mq (mc 6.000)
Area Bar e servizi 130mq (mc 650)
Area auditorum/teatro/proiezioni, sale audiovisivi, bar e servizi 3.740mq (2 liv.) (mc 25.000)
Spazi connettivi (scale, rampe, ascensori) 750 mq
Aree scoperte, piazza ovest e balconata a est 2500 mq
Parcheggio coperto 4050 mq (mc 14.875)
Area verde attrezzata con:
Area verde_Giardino 6000 mq
Struttura ludico-sportiva con:
Area per lo Sport (palestra attrezzata, spogliatoi, uffici gestionali, etc.) 1.650 mq (mc 11.550)
Risparmio energetico e sostenibilità ambientale
Per l’intero complesso sono state previste le seguenti predisposizioni per il risparmio energetico:
- Ventilazione naturale con aria notturna nel periodo estivo per favorire il raffrescamento degli ambienti, approfittando dello scambio termico favorito dalla presenza del lago.
- Installazione di pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua calda (100%) e per l’integrazione del riscaldamento (da 20 al 40%).
- Installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione dell’energia elettrica, che se in eccesso cedibile al fornitore che ha in gestione la distribuzione.
- Utilizzo di acqua di seconda falda a temperatura costante per raffrescamento estivo dell’edificio mediante l’impianto fan-coi.
- predisposizione di tubi interrati per il prelievo di aria a temperature pressoché costante nell’arco dell’anno a incrementare i ricambi d’aria delle UTA. Gli stessi tubi potranno essere utilizzati per il prelievo di aria per il raffrescamento mediante l’utilizzo di apposite condutture di distribuzione aria eventualmente da prevedere.